LA DOPPIA MORALE DELL’OLANDA, PARADISO DEGLI EVASORI MA RIGOROSA CON I BILANCI DEGLI ALTRI

LA DOPPIA MORALE DELL’OLANDA, PARADISO DEGLI EVASORI MA RIGOROSA CON I BILANCI DEGLI ALTRI

Estratto di un articolo  di Fulvio Scaglione pubblicato su Famiglia Cristiana del 8 aprile 2020 sul quale sono pienamente d’accordo anche per esperienza personale:


…. Ma sulla virtù e correttezza finanziaria forse dovrebbero abbassare le arie. L’Olanda, infatti, altro non è che un paradiso fiscale. Non lo dico io ma un recente rapporto del Parlamento europeo, che ha ufficialmente chiesto alla Commissione Europea di indagare sulle politiche di dumping fiscale attuate nel Paese dei mulini a vento e in altri come Irlanda, Cipro, Malta e Lussemburgo.

Qual è il trucco olandese? Semplice: abbassare il più possibile le tasse alle aziende straniere che hanno sede fiscale in Olanda. In qualche caso azzerarle, come avviene per le royalties sui brevetti concessi in uso.

Pensate che pacchia per le aziende della tecnologia fine e dell’informatica. Così succede che in Olanda abbiano sede 15 mila società e che dei 4.500 miliardi di euro che queste fanno ogni anno transitare per il Paese (circa cinque volte l’intero Prodotto interno lordo olandese), solo 200 siano tassati.

Ovvio che le aziende, al posto di pagare le tasse in Francia o in Italia (che nella Ue sono i Paesi con la più pesante tassazione sulle aziende) corrano ad approfittare della generosità olandese. Che è larga verso gli imprenditori ma stretta verso gli altri Paesi della Ue, che con questo sistema ci rimettono circa 50 miliardi l’anno di tasse non pagate.

Di questi 50 miliardi una buona fetta, pare una decina, viene dall’Italia.

In questo modo, pur essendo gli olandesi abili imprenditori e amministratori, non è poi difficilissimo far quadrare i conti a una popolazione di 18 milioni di persone.

Qui il testo integrale dell’articolo di Famiglia Cristiana

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